La RESILIENZA è un termine preso in prestito dalla scienza che studia i materiali e si riferisce alla capacità che alcuni materiali hanno di mantenere la loro struttura nonostante il cambiamento e di ritornare alla loro forma originaria dopo essere stati deformati e schiacciati.
Questo accade anche agli esseri umani.
La resilienza in Psicologia è la capacità che ognuno di noi possiede di fronteggiare eventi traumatici e di superare le difficoltà nonostante le condizioni avverse, di sfruttare queste avversità a proprio vantaggio. Gli eventi sfavorevoli diventano così , contrariamente a quanto previsto, occasioni per raggiungere traguardi o dare un nuovo slancio alla propria vita.
La morte di una persona cara, la diagnosi di una malattia, la fine di un rapporto o più semplicemente una sconfitta professionale come una bocciatura o un licenziamento, sono solo alcuni esempi di come eventi normali della vita possano mandare in pezzi gli equilibri che sostengono la nostra serenità.
La persona con un elevato livello di resilienza affronta questi eventi con più risorse, sente il dolore e il peso dell’evento traumatico esattamente come gli altri ma può facilmente rialzarsi, sa come impiegare l’energia per superare ciò che è accaduto e trarne un vantaggio. Ripensando al suo significato originario possiamo immaginare che, proprio come fanno alcuni materiali, si torna alla ” forma” di prima.
La persona “resiliente” ha avuto da bambino uno sviluppo psico-affettivo e psico-cognitivo ottimale, come ad esempio genitori attenti e coerenti e sostegno nelle difficoltà.
Ma attenzione! Resilienti si diventa!
La resilienza è infatti una funzione psichica che si modifica nel tempo e si rinforza con l’esperienza. Ecco alcuni “esercizi” che ci possono far aumentare questa preziosa capacità:
1- PENSARE POSITIVO! Predisporsi con ottimismo ci apre a nuove possibilità. Inoltre utilizzare l’umorismo può essere una strategia vincente.
2- PUNTARE SULLE PROPRIE ABILITA’! Autostima e autoefficacia ci dicono dove siamo forti e capaci, è importante individuare quindi quali abilità possiamo utilizzare.Fai una lista dei tuoi punti di forza e se non sei molto consapevole delle tua abilità e non ti viene in mente niente puoi chiedere aiuto ad una persona che ti conosce bene.
3- HARDINESS!* Secondo la psicologa Suzanne Kobasa (Università di Chicago) questo termine racchiude tre caratteristiche di personalità che incrementano la resilienza:
- IMPEGNO, bisogna lavorare duramente e non lasciarsi sopraffare dalla stanchezza.
- CONTROLLO, controllare emozioni negative e moderare l’impulsività.
- AMARE LE SFIDE, vedere gli eventi sfavorevoli come occasioni di crescita.
4- AVERE SOSTEGNO, chiedere aiuto e avere persone pronte a dare sostegno alleggerisce la sofferenza e ci fa sentire più forti.
5- ESSERE CREATIVI! Usare pensieri creativi ci aiuta a ristrutturare gli eventi in modo nuovo, indispensabile per trovare nuove soluzioni.
Inoltre è importante ricordare che rappresentare concretamente il problema o l’evento può essere un modo per prenderne consapevolezza e guardarlo in modo diverso.
Concludo con un esempio di Creatività, in cui dalla mente alla tela si attribuisce forma e colore a questa capacità di “resistere” agli eventi.
Nome dell’Opera: “Resilienza”.
Artista: Laura Biondi
Tecnica: Acrilico su tela
50×70.
Buona Resilienza a tutti!
Dott.ssa Ivana Maltese
*: Per approfondire:
Kobasa, S. C. (1979). “Stressful life events, personality, and health – Inquiry into hardiness”. Journal of Personality and Social Psychology 37 (1)